INTELLIGENZA ARTIFICIALE, SAGGEZZA AUTENTICA
7 settembre 2025
VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca – In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
RIFLESSIONE
Le domande determinano la persona che si è, quelle che ci si fanno e quelle che si evitano.
Oggi Gesù svela uno dei lati più belli di sé e meno capiti: lui è “il Signore delle domande” e non “l’idolo delle risposte”.
Nel Vangelo ci dice: “Siediti! Fermati! Calcola! Rifletti!”.
Con l’esempio della torre e della battaglia ci insegna che, contro la fretta del tutto e subito, i momenti di riflessione sono essenziali per costruire identità e relazioni (la torre) o per affrontare i problemi e gli attacchi (la battaglia).
Chiediamoci: cosa investo di me o quanto mi svendo? da cosa mi difendo? cosa attacco? cosa cerco di conquistare?
Si parla di torre e battaglia, cioè di costruzione e distruzione, di buona e di cattiva sorte, perché l’unico vero errore è quello da cui non si impara nulla.
Tu fai gli errori e gli errori fanno te.
Tu fai i progetti e i progetti fanno te.
Tu fai le domande e le domande fanno te.
Il guaio vero è il considerarsi inadeguati (i mezzi per la torre) o il non mettersi in discussione (le implicazioni della guerra).
È una tentazione che tocca anche la fede, perché amare Dio e seguire la logica della croce modifica la visione di se stessi e determina il criterio per valutare e scegliere le possibilità (Gesù inizia con la provocazione su cosa si ama di più).
Una possibilità nuova che abbiamo è l’intelligenza artificiale.
La straordinarietà del Vangelo è quella di essere un libro di 2000 anni fa che sa dare criteri sulle questioni più moderne.
L’I.A. è non è né buona né cattiva, ma è uno strumento: diventa meravigliosa o pericolosa in base a come la si usa. Come un coltello: puoi tagliare la carne per gustare il buono, puoi ferire o assassinare, puoi usarlo come bisturi per curare.
Il rischio maggiore è che le risposte immediate dell’intelligenza artificiale aumentino la deficienza naturale, assopendo il senso critico, il valore delle eccezioni, le variabili della creatività. L’I.A. non ha questi tre elementi: elabora in modo meraviglioso e velocissimo tutti i dati e dà risultati esatti, ma non può dire se sono utili o opportuni.
Il pericolo è che l’IA diventi l’idolo delle risposte.
Papa Leone XVI, appassionato di questo tema, ha accostato Intelligenza Artificiale e Saggezza Autentica: “La disponibilità di dati non coincide con la vera intelligenza, che implica l’apertura alle domande sul senso della vita, sui significati delle azioni, sulla scelta del Vero e del Buono. La vita è molto più di un algoritmo e le relazioni necessitano di spazi superiori alle connessioni senz’anima e senz’animo”.
La Saggezza Autentica che usa l’Intelligenza Artificiale sa che solo grandi domande danno grandi risposte, invece domande piccole, risposte piccole; domande sbagliate, risposte sbagliate; domande incomplete, risposte incomplete.
Quanto è moderno Gesù: “Siediti! Fermati! Calcola! Rifletti!” perché le domande determinano la persona che si è, quelle che ci si fanno e quelle che si evitano.
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CELEBRAZIONE DELLA MESSA
Sabato – ore 18
Domenica – ore 10 e 18