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Eretici

ERETICI
13 luglio 2025

 

VANGELO

Dal Vangelo secondo Luca – Un dottore della legge si alzò per mettere alla prova Gesù: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai». Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

RIFLESSIONE

All’università di teologia del seminario di Bergamo avevo un bravo insegnante di cui ricordo l’acutezza dei contenuti ma anche la pungente ironia. Un mio compagno, tra i più studiosi e preparati di noi, il tipico “secchione”, era solito fare domande. Noi ne eravamo felicissimi, più perché interrompeva le lezioni che per gli approfondimenti che suscitava nel docente.

Un giorno fermò la spiegazione dicendo: “Scusi, professore, non vorrei dire un’eresia, ma…”.

Il luminare lo interruppe subito e commentò: “Tranquillo, non c’è problema! Per dire un’eresia bisogna essere intelligenti… e non credo sia il tuo caso!”.

Il Vangelo oggi si diverte a mettere in contrapposizione da una parte gli intelligentoni e dall’altra un eretico.

Da una parte ci sono l’uomo della religione (il sacerdote) e l’uomo dell’impegno nel politico e sociale (il levita) insieme all’uomo delle definizioni (il “nomikos”, così il testo originale greco definisce il dottore della legge). Guardano dall’alto in basso, girano la faccia e vanno oltre.

Dall’altra parte c’è il samaritano, cioè lo straniero, l’ateo. Si accorge, si abbassa, dona tempo e risorse, si sporca le mani.

Da una parte c’è il “si vergogni”, dall’altra c’è il “mi implico”.

Da una parte c’è l’apparenza irreprensibile dei bene-pensanti, dall’altra sono raffigurate le 10 azioni di colui che agisce-bene.

Gesù le offre come se fossero i nuovi 10 comandamenti di Dio e la gente lo ritiene “eretico” sentendolo dire queste cose.

1. Accorgersi che non ci sono solo le proprie esigenze. Lo vide.

2. Credere nei sentimenti senza paura. Ne ebbe compassione.

3. Donare presenza, non solo connessioni. Gli si fece accanto.

4. Comprendere invece che giudicare. Gli fasciò le ferite.

5. Abbondare in cortesia e gentilezza. Versò olio e vino.

6. Agire con umiltà galante. Lo caricò sul suo cavallo.

7. Metterci la faccia. Lo portò in locanda.

8. Fare bene il bene, mai accontentarsi. Si prese cura di lui.

9. Abbondare in generosità. Diede due denari all’albergatore (* poteva dargliene uno ed era già tanto, non era obbligato).

10. Contagiare nel volere una qualità alta. Abbi cura di lui  e ciò che spenderai di più te lo pagherò al mio ritorno.

Don Luigi Ciotti, prete di strada che ha raccolto tanti giovani bastonati dalla vita e lividi per brutte storie, in un intervento al Congresso nazionale di Slow Food (2014) rifletteva:

“Vi auguro di essere eretici!

Eresia viene dal greco e vuol dire scelta.

Eretico è colui che ama la ricerca della verità.

E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia.

Vi auguro l’eresia della coerenza, dell’impegno, della gratuità, della responsabilità, della premura, della gentilezza.

Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi cerca il senso, chi approfondisce, chi si mette in gioco.

Eretico è chi non cade nel cinismo e nell’indifferenza.

Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio”.

Gesù oggi lo ripete a noi: “Va’ e anche tu fai così”.

 

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